Labirinti Narranti tra Germania e Ungheria


Giovedì 9 novembre 2006
Fondazione Carige
Sala Porta Soprana
Via Gabriele D'Annunzio 105, Genova

Labirinti Narranti tra Germania e Ungheria
Presentazione del romanzo Alle Tage di Terézia Mora


Com'è cambiato l'orizzonte letterario tedesco dopo il 1989?
Formati in unmondo ancora diviso in blocchi contrapposti, poeti e scrittori si trovano oggi proiettati, grazie anche ai nuovi mezzi di comunicazione e alla posizione geografica della Germania, cocevia di grandi migrazioni , in una dimensione di nomadismo sovrazionale. Questo scenario è ricco di fertili innesti letterari, generosamente sostenuti dalla politica culturale tedesca. Un esempio eclatante è costituito dalla giovane scrittrice di origine ungherese Terézia Mora. Il suo romanzo Alle Tage (Tutti i giorni), di prossima pubblicazione in Italia, le è valso il prestigioso Premio Bachmann e un ampio consenso dalla critica internazionale. Ricco e sperimentale per impianto per impianto e linguaggio, il libro è l'indagine memoriale di un io esiliato, in transito dalle macerie delle Jugoslavia in una Germania efficente e organizzata, votata alla norma e tuttavia insidiata da nuove forme di violenza. Il protagonista, Abel Nema, seducente e silenziosa figura maschile, trova lavoro come traduttore ma resta, con la sua algida diversità, estraneo ai più.
Passione e ironia s'intessono in una tela narrativa che si disfa nei ricordi dell'asptro paese delle origini e si ricompone nel difficile incontro con il “libero” mondo occidentale.
Tetézia Mora ci presenta un'identità nomade, che oggi possiamo definire voce nuova e diversa di una complessa polifonia: Abel è il prototipo di un'identtà migrante che cerca ascolto in una società europea in continua mutazione.

Di Terézia Mora in Italia si sa ancora molto poco.
La scrittrice non è stata ancora tradotta nella nostra lingua, ma per la società delle lettere tedesca è già da alcuni anni una delle penne più promettenti.
Premio Bachmann nel 1999 con Seltsame Materie, dopo i primi riconoscimenti Terézia si è messa di nuovo al lavoro sul secondo libro. Ha interrotto solo quando il famoso scrittore ungherese Peter Esterházy le ha chiesto di tradurre in tedesco il suo Harmonia Coelestis. “All'inizio mi sono chiesta se valeva la pena di tradurre ottocento pagine di un altro e non scrivere le proprie - dice - poi per fortuna ho accettato. È stata la decisione migliore della mia vita, quelle pagine mi hanno messo le ali”.
Alle Tage (Tutti i giorni) è uscito nel 2004 ed ha subito attirato l'attenzione dei critici. Il titolo è un omaggio alla scrittrice Ingeborg Bachmann.
“Avevo già finito di scriverlo e ancora non avevo un titolo. Finché, per caso, ho aperto un'antologia di sue poesieed ho letto Alle Tage. Il mio libro parla di questo, mi sono detta, lo chiamerò così”.
Abel Nema, jugoslavo catapultato in una terra straniera è il protagonista di questa vicenda che parla di straniamento, alienazione, violenza: “ma non è un libro sull'immigrazione”, precisa l'autrice. Abel è una sorta di trauma vagante, per usare ancora parole di Teréza Mora, “parla dieci lingue ma non riuesce a comunicare con gli altri. Tutto ciò che dice è senza luogo, sembra che non venga da nessuna parte”.
La chiave di lettura del suo stato d'animo è la guerra. “Quando la tua terra è in conflitto, entra in te un profondo sentimento di vergogna, anche se ne sei lontano”, prosegue la scrittrice.
 


Terézia Mora
È nata nel 1971 a Sopron in Ungheria, paese che ha lasciato nel 1990 per trasferirsi a Berlino. Qui ha studiato Ungarologia e Scienze Teatrali alla Humboldt-Universität ed ha frequentato il corso di sceneggiatura presso l'Accademia del Cinema e della Televisione.
Autrice di sceneggiaturae televesive e testi teatrali e traduttrice di grande successo, nel 1999 ha pubblicato la sua prima collana di racconti Seltsame Materie. Grazie ad essi ha vinto numerosi premi letterari, tra i quali l'Open-Mike (1997), l'Ingeborg Bachmann (1999) e l'Adelbert von Chamisso (2000). Anche il suo primo romanzo Alle Tage ha vinto nel 2005 il prestigioso Premio della Fiera del Libro di Lipsia. L'edizione italiana sarà pubblicata nel 2007 presso Mondadori.

Presenta
Anna Chiarloni
Professore ordinario di Letteratura Tedesca all'Università di Torino e autrice di importanti saggi sulla letteratura e la poesia contemporanea tedesca.