Johann Herczog e Flavio Menardi Noguera
Martedì, 12 dicembre 2006
Fondazione Carige
Sala Porta Soprana
Via Gabriele D'Annunzio 105, Genova
Bartók - folclore e modernità
Johann Herczog e FLacio Menardi Noguera
Il Centro Culturale Europeo ha dedicato un incontro al grande compositore ungherese Béla Bartók in occasione del 125° anniversario della nascita.
L'opera di Bartók è una delle più solenni creazioni musicali del Novecento.
Nessun musicista a lui contemporaneo ha saputo essere fedele a istanze, anche etiche e sociali, apparentemente diverse, quali un senso autentico e profondo di radicale rinnovamento delle forme e l'amore per le tradizioni del mondo popolare e contadino.
A Bartók riuscì infatti un'operazione difficilissima, quella di affrontare, elevandosi a perfezione artistica, i temi più profondi e dolenti della condizione umana contemporanea, fondendoli con l'ispirazione melodica e ritmica del folclore ungherese.
Le antiche canzoni magiare divennero per il grande e rigoroso artista non solo un patrimonio da studiare e salvare ma da ricreare in una superiore sintesi, dando vita ad opere di rara belezza in uno dei momenti più tragici della storia europea e mondiale.
Béla Bartók, punta di diamante della storia musicale ungherese, uno dei più importanti compositori del Novecento, è stato protagonista di un incontro del Centro Culturale Europeo. Ospiti i musicologi Johann Herczog e Flavio Menardi Noguera, il primo compatriota di Bartók, il secondo suo ascoltatore fin dall'infanzia.
Il titolo dell'evento - Tra folclore e modernità - sintetizza in modo perfetto le due anime del compositore, innamorato dei canti popolari ("le melodie dei miei contadini sono belle come quelle di Bach e Beethoven", soleva dire), ma anche inovatore dal punto di vista stilistico.
“É difficile stabilire quale sia il confine tra invenzione personale ed eredità della tradizione nella sua musica”, dice Herczog. Contribuisce alla ricchezza delle sue melodie anche il patrimonio genetico della musica magiara: un mix di ritmi e suoni slavi, zingari, italiani e tedeschi.
“Nonostante il suo valore - prosegue Herczog - Béla Bartók è rimasto vittima della visione bipolare di alcuni critici, come Adorno, che hanno diviso il panorama tra Schöneberg e Stravinskij, senza lasciare spazio per altri”.
Un parere, quest'ultimo, condiviso anche da Noguera, il quale aggiunge: “dodecafonica e scuola neoclassica sono state le uniche scuole neoclassica sono state le uniche scuole riconosciute fino a poco tempo fa. Una critica militante ha sristretto il campo degli stili accettabili. Ma il tempo ha rivalutato la figura di Bartók, e ormai nessuno dubita più del valore delle sue composizioni”.
Dal punto di vista stilistico, la sua musica unisce elementi primordiali e apparentemente anarcoidi ad una partitura estremamente precisa, dalla regolarità addirittura matematica. Famosa è la sua Musica per strumenti a corda, percussione e celesta, sintesi di tutti gli stilemi che hanno reso celebre il compositore.
Johann Herczog
Nato a Budapest, ha studiato musicologia a Monaco di BAviera presso l'Università Ludwig Maximilian è trombone presso il Conservatorio Richard Strauss. Dal 1989 è professore ospite in varie università utaliane (Salerno, Viterbo, Roma) e dal 2004 presso il Conservatorio di Santa Cecilia di Roma. Si occupa di varie tematiche storico-musicali e suoi saggi sono pubblicati in diverse riviste musicologiche e interdisciplinari. Tra i suoi scritti: Orfeo nelle Indie. I gesuiti e la musica in Paraguay (1609-1767), Galatina, Congedo, 2001; Marte armonioso. Trionfo della battaglia musicale nel Rinascimento Galatina, Congedo, 2005. Dal 1991 è consulente musicale dell'Accademia d'Ungheria in Roma.
Flavio Menardi Noguera
Nato a Cumeo, si è laureato in Lettere moderne presso l'Università di Genova e in Discipline delle Arti Musica e Spettacolo presso l'Università di Bologna. É autore di numerosi testi di musicologia tra i quali si ricordano: Camillo Sivori. La vita, i concerti, le musiche, Genova, Graphos, 1991; Paganini. 1887-1891 (Catalogo del periodico musicale genovese per il Répertoire International de la Presse Musicale - Center for Studies in Nineteenth-Century Music - University of Maryland), Ann Arbor - Michigan, 1993. Per il Comune di Finale Ligure collabora all'organizzazione delle stagioni musicali “Percorsi Sonori”.